Come funzionano
Come funzionano i vari tipi di umidificatori
Sono essenzialmente due e con due diversi modi di funzionare i tipi di umidificatori che si possono trovare in commercio.
1) umidificatore a caldo
Un umidificatore a caldo funziona portando ad ebollizione dell’acqua mediante il riscaldamento di una resistenza elettrica ed in tal modo produce del vapore acqueo.
I vantaggi degli umidificatori a caldo stanno nel fatto,
- che quello che producono è un vapore assolutamente sterilizzato per effetto delle elevate temperature,
- ed che ci consentono di utilizzare (eventualmente) oli essenziali benefici.
Per contro gli umidificatori a caldo,
- hanno bisogno di tempo per iniziare a produrre vapore,
- sono (più) rumorosi,
- hanno una minore autonomia (a parità di acqua),
- presentano il rischio di scottature da acqua calda.
2) umidificatore a freddo
Un umidificatore a freddo é dotato di un apparecchio che emette degli ultrasuoni, i quali producono del vapore nebulizzando l’acqua in una nebbiolina di particelle finissime.
I suoi vantaggi stanno nel fatto che,
- è silenzioso;
- ha un maggior raggio d’azione;
- dato che funziona a freddo, è sicuramente consigliato a chi lo deve posizionare nelle stanze dei bambini.
D’altro canto, questi tipo di umidificatori,
- sono più costosi,
- per un loro ottimale funzionamento, necessitano di acqua distillata.
Come deumidificare al meglio
Come beneficiare al massimo delle potenzialità dell’umidificatore
1) occorre scegliete un umidificatore che sia quello “giusto”
Abbiamo già visto brevemente le differenze tra i due principali tipi di umidificatori.
Per scegliere quello più adatto alle vostre esigenze, dovete valutate attentamente le indicazioni del produttore dell’apparecchio e rapportarle alla superficie dell’ambiente in cui dovete posizionare il vostro elettrodomestico.
Ci sono apparecchi adatti alle stanze con una superficie di 27 metri quadrati, ma ce ne sono altri che di metri quadri ne coprono fino a 46.
Quindi, attenzione a non acquistare un prodotto sopra o sotto dimensionato.
2) occorre cercare di diminuire i microrganismi ed i minerali presenti nell’acqua
Se utilizzate un umidificatore ad ultrasuoni che non non fa evaporare l’acqua lavorando per ebollizione, dovrete di prendere le giuste precauzioni per evitare che minerali e microrganismi possano causarvi dei disturbi alle vie respiratorie.
Uno dei più comuni disturbi che può causare è la cosiddetta “febbre da umidificatore” causata dai sistemi di umidificazione contaminati da degli agenti biologici, una malattia simile all’influenza.
I suoi sintomi sono la tosse e delle difficoltà respiratorie: scompaiono dopo pochi giorni, ma di certo sono fastidiosi.
Per ovviare a questo problema, ricordatevi di mettere all’interno del serbatoio dell’umidificatore sempre dell’acqua distillata e di aggiungervi delle pastiglie/cartucce demineralizzanti, da sostituirsi periodicamente.
3) bisogna prestare attenzione alla loro pulizia
Scegliete dei modelli che vi consentano facili ed efficaci operazioni di pulizia, dato che dovrete effettuarle ogni tre o quattro giorni e dovrete ripulire ogni loro angolo dagli eventuali depositi.
4) occorrerebbe la funzione spegnimento
Una caratteristica importante in un umidificatore è la sua possibilità di spegnersi automaticamente quando ha il serbatoio vuoto, o quando il livello dell’acqua scende sotto di un certo livello.
Alcuni modelli si spengono automaticamente quando il livello di umidità della stanza raggiunge valori ottimali.
Quale che sia la modalità del suo funzionamento, il fatto di disporre di questa funzione è importante, perché impedisce il danneggiamento del motore.
Quando accenderlo e per quanto tempo
Quando accendere e per quanto tempo utilizzare l’umidificatore
Non è semplice dare una risposta univoca a queste domande, perché le risposte sono legata alle esigenze di ognuno di noi.
quando è utile accendere l’umidificatore
L’umidità agisce come un agente idratante naturale che può alleviare la secchezza. Per questo motivo, in ambito domestico gli umidificatori sono spesso usati per alleviare problemi di:
- pelle secca,
- congestione nasale / mal di testa,
- gola secca,
- irritazione al naso,
- sanguinamento di naso,
- corde vocali irritate,
- tosse secca,
- labbra screpolate.
Tutti questi sintomi si accentuano in presenza di aria secca.
- In inverno l’aria secca può essere dovuta al riscaldamento.
- In estate può essere legata all’utilizzo di un condizionatore d’aria.
per quanto tempo è opportuno utilizzare l’umidificatore
Aggiungere umidità all’aria dell’ambiente in cui si vive può essere utile, ma sappiate che anche troppa umidità può causare problemi di salute.
Gli elevati livelli di umidità possono infatti peggiorare i problemi respiratori in quanto creano un ambiente favorevole per la diffusione,
- degli acari della polvere,
- della muffa,
- dei batteri nocivi.
Quindi attenzione a che l’umidità nelle stanze della vostra abitazione o dell’ufficio rimanga tra il 30 e il 50 percento.
Gli umidificatori con l’igrometro
Gli umidificatori con l’igrometro
Alcuni umidificatori sono dotati di igrometri: un igrometro serve per misurare la quantità dell’umidità ambientale.
A tal fine noi consigliamo l’acquisto di umidificatori che siano dotati di igrometri che si spengono al raggiungimento di livelli ottimali di umidità.
In questo modo, sarete sicuri di avere sempre il giusto livello di umidità anche in inverno col riscaldamento acceso.
Nel caso che il vostro umidificatore non fosse dotato di un igrometro, online potete acquistare un igrometro per pochi euro.
Ricordatevi poi di misurare l’umidità più volte giorno, soprattutto se qualcuno nella vostra famiglia ha delle allergie o soffre d’asma.
Gli umidificatori per neonati
Gli umidificatori per neonati
Non c’è consenso relativamente alla sicurezza ed all’efficacia dell’uso quotidiano degli umidificatori per i neonati.
Alcuni specialisti consigliano l’utilizzo di un umidificatore “evaporativo” in quanto si basa su un tipo di tecnologia che riduce il rischio di diffusione di batteri nell’aria.
Altri invece suggeriscono l’uso di umidificatori ad ultrasuoni in quanto questi non costituiscono un rischio per quanto riguarda le ustioni.
In entrambi i casi, le parole d’ordine sono cautela e buon senso.