Il fumo «di terza mano»
In questa sede noi non parleremo,
- del fumo attivo, quello «di prima mano» che i fumatori direttamente respirano,
- né del fumo passivo «di seconda mano», quello che viene emesso dai fumatori e respirato da altri,
fumi che evidentemente sono sì dannosi, ma che producono però i loro effetti solamente quando il fumo viene prodotto/emesso,
Parleremo invece del fumo «di terza mano» che è quello più insidioso e più pericoloso per la nostra salute.
Il fumo di «terza mano», si forma man mano che i derivati della combustione delle sigarette vanno a depositarsi sugli abiti, sulla tappezzeria e sugli altri oggetti presenti nei luoghi dove si fuma, o comunque nei luoghi dove si produce del fumo (con stufe, forni, ecc).
- Una ricerca statunitense del 2013, condotta presso il Lawrence Berkeley National Laboratory, ha dimostrato che questi residui di fumo possono causare dei danni genetici e dei danni alla salute che aumentano in proporzione al tempo di esposizione agli stessi.
- Successivamente, nel 2014, un ulteriore studio indipendente, questa volta svolto presso l’Università della California (UC), non solo ha confermato i risultati del precedente, ma ha anche dimostrato come il fumo «di terza mano» possa provocare all’uomo iperattività, danni ai polmoni, danni al fegato e ritardi nella guarigione di alcune ferite. [1, 2]
Ma che cos’è che rende così difficili rimuovere i residui del fumo di sigarette, di marijuana, dei barbecue o di qualsiasi altra fonte di fumo che arrivi a permeare i tessuti, le moquettes, le tende, i mobili?
Be’, ciò dipende dal fatto che il fumo determina la formazione di una pellicola «ostinata» che si fissa ai vari oggetti e che genera (anche) un forte odore.
Avrai certamente sentito questa sensazione entrando nella casa di un fumatore: i soffitti, i tappeti, le pareti ed anche polvere: tutto odora di fumo. E sono appunto questi residui di fumo, detto fumo di terza mano, che creano un ambiente soffocante ed irritante.
Paradossalmente, questo persistente odore di fumo che li accompagna per tutta la giornata non piace neppure ai fumatori, i quali convengono che sarebbe meglio non ci fosse.
Chi poi ha dei bambini, giustamente vive questa situazione con più ansia e con più preoccupazione.
Infatti, noi tutti sappiamo bene che il fumo contiene degli agenti cancerogeni come i metalli pesanti, il toluene, l’acetone, l’ammoniaca, la formaldeide ecc.
Ma noi tutti dovremmo anche sapere,
- che i residui della combustione del tabacco restano nell’aria e nelle superfici degli ambienti chiusi,
- che reagendo con degli ossidanti, questi residui formano degli inquinanti come le nitrosamine cancerogene che poi noi inaliamo.
Come avrai capito, il fatto di spruzzare deodoranti non è la soluzione,
- perché il loro piacevole odore scompare prima di quello del fumo,
- perché il deodorante non rimuove l’odore, ma solo lo maschera.
Esistono però fortunatamente alcune soluzioni che aiutano a togliere l’odore o gli inquinanti del fumo anche di quello di terza mano. Quelle più efficaci consistono,
- nel purificare l’aria degli ambienti,
- nel ripulire la casa,
- nell’avvalersi di un purificatore d’aria.
La purificazione dell’aria ambientale
Tenere l’aria pulita e fresca è di fondamentale importanza per il nostro benessere e per quello delle persone che ci circondano. Conseguentemente quindi,
1) arieggia bene i locali in cui vivi
- Cerca di areare bene i locali in cui trascorri gran parte delle tue giornate.
- Perché l’aria si purifichi miglior non basta solo aprire e chiudere le finestre per 5-10 minuti due volte al giorno,
- In questo caso infatti, le particelle di resina e di catrame che si sono intrappolate nei tessuti, sui muri e su tutti gli oggetti della case, verranno in poco tempo assorbite dalla particelle di aria fresca, e l’odore di fumo sarà di nuovo presente nell’aria.
- E’ necessario invece areare le stanze quanto più a lungo possibile: anche se non si nota subito una qualche differenza, la qualità dell’aria migliorerà nel medio termine.
2) impiega del carbone attivo (o dell’argilla)
- Per quanto possa sembrar contraddittorio, per velocizzare il processo di purificazione degli ambienti, può anche essere utile mettere del carbone in giro per la casa.
- Il carbone infatti ha infatti un’innata capacità di purificare l’aria.
- Non dovrai nemmeno fare molta fatica: basta che tu metta il carbone di deodorazione in alcune ciotole, o anche in vasi decorativi, e che lo collochi “strategicamente” in tutta la tua casa.
- In alternativa, puoi anche acquistare (ad esempio) dei sacchetti con carbone attivo, come quelli da 200g quelli della Sagano, che fungono allo stesso tempo da assorbi-odori multiuso, e da deodorante per ambienti.
- Anche l’argilla serve ad assorbire i cattivi odori. Puoi acquistare su Amazon o al supermercato delle palline di argilla da piazzare, ad esempio, in giro per la casa in alcune ciotole.
3) metti nei locali interni delle piante d’appartamento
Alcune piante d’appartamento hanno la capacità di ripulire l’aria e tenere a bada gli odori più sgradevoli. C’é chi consiglia a questo scopo le seguenti piante: [1]
- la lingua di suocera (Disocactus ackermannii);
- l’edera comune;
- la rapi excelsa, una piccola palma originaria della Cina meridionale;
- la dracena, una pianta d’appartamento molto conosciuta,
- la pianta di aloe vera;
- la pianta di gelsomino.
La pulizia della casa e degli arredi
Sono in molti a pensare che l’aria di casa sia pulita dato che non si sentono degli gli odori.
Nulla di più falso: sappiamo tutti che – se rimaniamo a lungo in una stanza – possiamo anche non accorgerci degli odori (e dell’esistenza degli agenti inquinanti) che sono presenti. Chi invece ci entra per la prima volta, ha una sensibilità agli odori ben diversa.
Quindi, oltre che a cercare di purificare l’aria come abbiamo appena indicato, è bene
- che tu lavi bene tutti i tessuti, dai tappeti alla tappezzeria, dai piumini alle tende con del detergente, in quanto sono i tessuti i materiali preferiti dal catrame e dalla resina da fumo:
- se sono stati esposti al fumo, puoi stare sicuro che i tessuti si sono ricoperti di un sottilissimo film di agenti inquinanti,
- che per pulire le superfici che non sono in tessuto, utilizzi dell’aceto e della candeggina:
- di certo non è piacevole l’odore di aceto e di candeggina fresca ma, a differenza di cattivi odori del fumo, con il tempo questo odore sparisce e la casa odorerà di nuovo di fresco e pulito.
L’impiego di un purificatore d’aria
Tutti quelli di cui abbiamo appena parlato sono degli ottimi rimedi per eliminare gli odori del fumo e gli inquinanti presenti in casa.
Ma tutti questi rimedi necessitano di tempo per avere una buona efficacia e, diciamocelo pure, nelle situazioni più toste non sempre sono molto efficaci.
Quindi, se vivi in una casa assieme ad un fumatore, se usi molto una stufa a legna, o se vivi in una zona della città piuttosto inquinata, potresti dover ricorrere ad una soluzione più radicale ed efficace: al purificatore d’aria.
I purificatori d’aria per ambienti interni infatti,
- sono in grado di rendere l’aria di casa più fresca, ma anche di renderla più pulita e salutare;
- sono molto più efficienti rispetto ai metodi precedentemente esposti.
La polvere, il catrame, la resina, gli odori e particolati sono «target» che buon purificatore d’aria è in grado di abbattere/catturare, lasciando che circoli nella casa solo aria pulita, fresca e inodore.
Ovviamente l’efficienza e la capacità di pulire l’aria varia da prodotto a prodotto: abbiamo ampiamente illustrato queste differenze in un’altro nostro articolo (vedi: Purificatore d’aria consigli per gli acquisti).